Andrea Carpinteri, l’uomo delle missioni impossibili in cucina

Un giorno qualsiasi, tv, canale 8, in video un ragazzo che mostra le tecniche da utilizzare per una vacanza diversa, immersa nel verde e con pochi confort. Si tratta di Andrea Carpinteri, definito da Adriana Volpe, “L’uomo dalle missioni impossibili”, proprio perché crea per la trasmissione “Ogni Mattina” su canale 8, servizi su tematiche curiose, superando lui stesso i propri limiti. Si legge in alcuni articoli che Andrea sia anche un appassionato di cucina. Pertanto è l’uomo per me.

Classe 85” del segno della bilancia, Andrea nasce a Lugano (Svizzera) da una famiglia composta dalla madre, dalla sorella e dalla zia. Fin da piccolo si è sempre rimboccato le maniche, si è destreggiato in vari lavori, dal cassiere al cameriere, per poi approdare al mondo del cinema e della televisione dopo essersi laureato in Scienze della comunicazione.

Contatto Andrea, con il mio solito metodo (video chiamata) e mi risponde con uno splendido sorriso ed un bel bicchiere di vino bianco, in totale relax durante un aperitivo con amici.

Ciao Andrea, come va?

Ciao Raffa benissimo, dopo una lunga giornata di lavoro mi dedico del tempo.

Giusto bisogna premiarsi e ricaricarsi.

Andrea causa studi e lavoro, da giovanissimo ti sei trasferito a Roma e hai iniziato a vivere da solo, quindi hai dovuto imparare a cucinare?

Certo per necessità, pensa che avevo un coinquilino che mangiava tutti i giorni in un noto fast- food, e non era pensabile condurre una vita sana in quel modo. Purtroppo anche da bambino avendo sempre la mamma impegnata a lavoro, a casa, la cosa piu’ semplice da fare era aprire il freezer e preparare un pasto già pronto. Da quel momento ho deciso che avrei dovuto imparare. Mi sono appassionato e ho anche iniziato a sperimentare. Cucinare mi rilassa.

Qual è un piatto che hai imparato e che pensi ti riesca bene?

Io sono bravissimo a preparare il ragù.

Non è da tutti fare il ragù, sai che per i napoletani fare il ragù è come fare un’opera d’arte.

Io ho imparato a fare il ragù dalle suore.

In che senso?

Quando mi sono trasferito a Roma per studiare, i primi due mesi ero ospite nel convitto delle suore, non avevo ancora un alloggio mio. C’era Suor Costanza che era l’addetta alla cucina, e mentre si chiacchierava mi disse che per fare un buon ragù avrei dovuto usare un pezzetto di cioccolato fondente e una foglia d’alloro. Il mio ragù è stellare e non lo dico solo io, ma anche tutti i miei amici che lo hanno provato. Poi l’ingrediente segreto è la passione con cui mi ci dedico.

Invece con i secondi come te la cavi?

Con i secondi non sono molto bravo.

Deduco che ti piaccia organizzare cene con gli amici giusto?

Si mi piace, mi rilassa, ma io sono quello che sta tutto il tempo in cucina, prepara ma non mangia, faccio incontrare persone che si vogliono bene. Ci sono sempre vibrazioni positive durante queste cene.

Ho letto di te come concorrente ad uno Show televisivo di cucina.

Si tutto è successo per caso, ero ad un aperitivo a Roma, e mi viene chiesto se sapessi cucinare, io ovviamente gli rispondo di si e mi viene proposto di partecipare al provino per questa trasmissione che sarebbe andata su rai 2.

Cosa ti chiedevano di fare?

Allora sono andato al provino ovviamente con il mio asso nella manica, il ragù pronto, e poi in loco avrei dovuto fare un piatto espresso, per cui avevo con me le orecchiette fresche, e tutto l’occorrente per fare il pesto fresco.

Hai fatto anche il pesto?

Certo, tutto a mano, è buonissimo.

Come hai mischiato questi ingredienti?

Allora ho preparato due cialde di parmigiano a forma di cestino, all’interno ho riposto una porzione di orecchiette al ragù ed un’altra al pesto. Molto carino e molto buono.

Quale stato il verdetto?

Mi hanno scelto per partecipare. Finchè si lavorava sulla fantasia sono stato bravo, poi quando è subentrata la tecnica, li’ ovviamente ho avuto un po’ di difficoltà pero’ mi sono divertito molto.

Quindi mi dici che creavi i piatti al momento.

Si, un altro piatto che mi è riuscito bene è stato: sul piatto, crema di ceci con olio aromatizzato al timo, poi ho appoggiato un gambero crudo, ho preparato una buccia di arancia caramellata che ho messo sul gambero, ho preparato una maionese montata con succo d’arancia al posto del limone. Tutto da mangiare in un unico morso. Un mix di sapori spaziale.

Poi come è andata a finire?

Bhe per vincere queste gare di cucina è necessario, come ti dicevo avere anche una buona tecnica che io non ho, ma ho avuto in qualche modo la mia rivincita.

 Di che tipo?

Sono molto amico di Valerio Braschi, vincitore di Master Chef, e lui crede che io sia un vero talento in cucina. Allora abbiamo deciso di fare dei video in cui cucinavamo insieme. Io cucinavo per lui e viceversa, alla fine si assaggiavano i piatti e ci si dava il voto. E’ stato divertente la serie dei video l’ho chiamata “Carpi in the kitchen”.

Un format molto carino, da quello che mi dici posso pensare che durante lo scorso look down, ti sei dedicato alla cucina come milioni di italiani?

Assolutamente, preparavo i biscotti, preparavo torte. Magari preparavo gli ingredienti il giorno prima, poi li comunicavo ai miei followers su instagram e cucinavamo insieme. Poi postavo tutte le foto dello stesso dolce fatto ovviamente da persone diverse. E’ stato bello, ci siamo tenuti compagnia.

Anche in questo caso il cibo ha unito e accorciato le distanze.

Andrea hai mai usato il cibo per conquistare qualcuno, per sedurre la persona che magari in quel momento ti interessava?

 Si certo, però Raf devo dirti che è un’arma a doppio taglio.

In che senso?

Nel senso che quando inviti una persona a cena e cucini bene, organizzi tutto alla perfezione, è difficile poi che questa persona si allontani, e capisci bene che se non sei convinto di voler costruire qualcosa di importante con quella persona poi….diventa pesante ecco, e ti penti di aver cucinato bene.

Ridiamo insieme.

Ma nel caso in cui la persona ti dovesse interessare veramente cosa prepareresti?

Allora lasciando da parte il ragù che come ti ho detto è il mio pezzo forte, proverei un antipasto con tartare, una pasta al tonno con capperi, ma intendo quello fresco, ed un secondo sempre di tonno alla piastra, come dolce adoro le crepes o con marmellata (che di solito faccio io ai frutti di bosco) oppure al cioccolato ma un mix fatto da me. Ti confesso che adoro usare la saccapoche. E quindi poi decoro le crepes usandola.

Tutto questo menu’ annaffiato da un buon vino?

Certo prediligo i bianchi fruttati.

Bhe io direi che la persona che inviterai a cena sarà super fortunata.

Andrea siamo giunti alla fine di questa bellissima chiacchierata, dimmi qualcosa che non so.

Raffa tante cose, allora la prima che mi viene in mente è che da bambino ho cucinato per mia zia. Mia madre non c’era e lei preparò per me un cordon bleu, fritto, lo ripose nel piatto e versò sopra l’olio di frittura e mi disse: “Tieni prendi un po’ di sughetto”.  Io basito, ripresi mia zia dicendo che non avrei potuto mangiare quelle cose.

Ricordo anche che quando ero al convitto dalle suore ho cucinato per loro. Spesso invitavo anche i miei amici dell’università a cena, e si mangiava tutti insieme. Ma la cosa piu’ divertente è che una sera invece di pregare ho fatto per loro un corso “social” su come aprire i profili facebook ed instagram. Ogni giorno sentivo che si lamentavano perché da tanto non vedevano i familiari e allora i social hanno dato loro una mano. Ora sono diventate pe mie prime fan e sono delle schegge.

Con Andrea si è parlato poi di tanto altro, del suo percorso lavorativo, dei suoi social, delle sue fan, e delle interferenze divertenti durante la nostra chiacchierata.

Il tempo è volato in modo piacevole.

Ringrazio Andrea per la sua totale disponibilità e spero presto di essere sua ospite a cena per assaggiare una delle sue prelibatezze.

a cura di Raffaela Anastasio © Riproduzione riservata

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