Il 2020 è stato un anno di occasioni perse per l’agricoltura biologica, dal nuovo anno ci aspettiamo una svolta per la riconversione ecologica dell’agricoltura. E’ quanto affermano FederBio e WWF. Unico segnale positivo le scelte dei consumatori che premiano il biologico nonostante la crisi Il 2020 si è chiuso con un bilancio sostanzialmente negativo per l’agricoltura biologica. Sono state molte le occasioni perse per la transizione ecologica della nostra agricoltura. Tra questi la mancata approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 finalizzati ad investire nelle filiere del Made in Italy Bio e nella diffusione dei distretti biologici. Gli emendamenti proposti prevedevano inoltre l’attivazione di un fondo per incentivare il consumo di prodotti biologici per le famiglie con donne in gravidanza e bambini fino ai 3 anni, l’utilizzo della fiscalità nazionale per favorire la transizione verso l’agricoltura biologica in relazione alle esternalità positive per l’ambiente e la biodiversità.
L’unica certezza che ci ha lasciato il 2020 – proseguono FederBio e WWF – è stata l’aumento delle vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione (+19.6%) con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere (+26.2%) registrata in piena diffusione del contagio da Coronavirus (Fonte: ricerca Nielsen Connect e Assobio). FederBio e WWF ritengono che per promuovere una vera agricoltura sostenibile sarebbe necessario un piano nazionale di conversione al biologico per sostenere le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici, a partire dalle aree interne e dalle aree naturali protette, un’opzione strategica per promuovere l’occupazione dei giovani agricoltori in coerenza con il Green Deal europeo. Il Governo promuove invece un’agricoltura intensiva, gestita dalle grandi aziende e dalle corporazioni agricole, penalizzando quella biologica e multifunzionale condotta in prevalenza dalle piccole e medie aziende.
FederBio e WWF chiedono per questo al Governo azioni per non perdere ancora una volta l’opportunità di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo indicati con chiarezza nelle due Strategie “Farm to Fork” e Biodiversità 2030. L’agricoltura e l’alimentazione rappresentano assi fondamentali per il rilancio della nostra economia, in particolare se orientati agli obiettivi del Green Deal che, attraverso la priorità al biologico e biodinamico, potrebbe determinare una vera svolta verso l’agroecologia.
L’auspicio di FederBio e WWF, sulla spinta del Green Deal europeo, è l’avvio nel 2021 della necessaria transizione ecologica dell’agricoltura, con l’obiettivo del 40% della superficie agricola utilizzata nel nostro paese certificata in biologico entro il 2030, per dare una risposta coerente alle crescenti richieste dei consumatori.
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